Mons International Congress Xperience MICX (Belgio) – Studio Libeskind
Opera del 2015, il MICX e’ stato realizzato dallo studio newyorkese di Daniel Liebskind in collaborazione con H2a Architecte & Associates durante l’anno in cui Mons, la citta’ belga dove si erige l’opera, fu capitale della cultura.
Da subito si connota l’importanza dell’uso del legno come elemento predonimante del suo impatto visivo.
Un’intelaiatura che lascia intravedere il respiro profondo che l’opera vuole offrire al visitatore, creando un ponte immaginario tra il passato ed il moderno deli una citta’ spinta verso la direzione di una presente attento e consapevole al cambiamento.
L’utilizzo di un materiale versatile e sostenibile come il legno evidenzia la volonta’, da parte del progettista, di alleggerirne il volume creando un movimento di linee e forme sovrapposte che ne sottolinea la natura dinamica adattandosi al territorio circostante senza forzarne la percezione d’insieme.
La robinia, utilizzato per piu di 4500 mq con una quantita’ di circa 15.000 pezzi tagliati, risulta essere la scelta vincente per la realizzazione di un involucro architettonico formato da elementi resistenti e duraturi a contatto diretto con gli agenti atmosferici.
La sua ridotta capacita di assorbimento dell’acqua per via della sua natura a celle chiuse, la sua alta resistenza all’attacco di germi e funghi e la sua natura ecosostenibile per via dell’assenza nel mondo di foreste di robinia, lo rendono un materiale adatto a questo specifico impiego.
Da aggiungere la risposta della norma europea DIN EN 350-2 in materia di durabilita’ dell’elemento che ne stabilisce un alta resistenza nel tempo, conferendogli una vita media di 25 anni in caso di applicazioni dirette all’esterno senza l’utilizzo di trattamenti conservativi.
Il centro congressuale diventa un opera spaziale, una nave sospesa che galleggia sul territorio.
Un insieme di linguaggi raccolti all’interno di una fascia in legno che sembra voglia mantenerne vivo l’importanza dell’insieme proiettato in un evolversi di geometrie pulsanti e vivaci.
Un opera costituita da un’anima di cemento armato, nel quale l’alluminio anodizzato interviene sulle strutture curve a nastro posizionate nella parte alta, mentre il legno di robinia rifinisce la parte bassa del costruito acquisendo, tra le tante, una veste ornamentale.
L’ossidazione che subira’ nel tempo il legno, per via dell’assenza di trattamenti conservativi, lo portera’ a trasformare la sua resa visiva avvicinandosi a colori grigiastri vicini agli elementi di alluminio anodizzato utilizzati.
Il centro congressuale diventa un fiore all’occhiello di una citta’ motivata alla modernizzazione del proprio tessuto urbano.
Un elemento simbolico di grande risalto capace di stupire e catturare l’attenzione del passante, invitandolo a farsi scoprire.
Un richiamo, convinto di offrire emozioni anche al piu scettico dei visitatori, in una dimensione di materie e spazi interni pronti a guidarti verso un momento di grande poetica.